giovedì 25 ottobre 2007

Quando la bilancia è bugiarda per il controllo del peso.

Il primo gradino nella stesura di un valido programma di controllo del peso è la conoscenza oggettiva della composizione corporea.
Oggi è possibile con un semplice esame non invasivo valutare la composizione del corpo umano in tre componenti:
a) acqua totale (in acqua intracellulare ed acqua extra cellulare)
b) massa magra (in massa cellulare e massa muscolare)
c) massa grassa (in tessuto adiposo totale)
Quando si perde o si aumenta di peso e lo si misura con la bilancia, non abbiamo mai una minima certezza che quella perdita sia avvenuta nella massa grassa.
Sapendo che il corpo umano è composto dal 60 al 70 % di acqua è molto facile avere oscillazioni del peso corporeo nella componente idrica. Un esempio sappiate che quando perdete o acquistate peso nell'arco delle 24 ore come dopo una intensa attività fisica, dopo una cena luculliana ma anche semplicemente dopo una gustosa pizza con birra, il giorno dopo avete accumulato dal mezzo litro al litro e mezzo di acqua. Sulla bilancia dal mezzo chilo al chilo e mezzo in più.
E' possibile inoltre, con l'uso dell'impedenzometria, calcolare il metabolismo basale, il rapporto sodio potassio e l'angolo di fase che è indice di normalità e salute corrispondente alla nostra età biologica che spesso non collima con la nostra età cronologica.
Tutto questo facilita:
1) il controllo dello stato nutrizionale nell'obesità, nel sovrappeso e nella malnutrizione.
2) il controllo dello stato idrico, misurando con estrema precisione ogni situazione di ritenzione idrica o disidratazione.

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