giovedì 25 ottobre 2007

PERCHE' LE DIETE NON FUNZIONANO ?

Vi sono due problemi fondamentali con i programmi dietetici che non seguono le nozioni della scienza dell'alimentazione:
1) mirano ad una riduzione di peso, mentre l'approccio corretto è ridurre il grasso corporeo
2) diminuiscono i muscoli che sono la principale componente modificabile del metabolismo per"bruciare" i grassi corporei
Il vero fine della riduzione di peso è di eliminare prevalentemente il grasso corporeo in eccesso salvaguardando muscoli ed acqua corporea.
In realtà nessuno dei programmi commerciali fa differenza tra queste tre componenti: alcuni metodi hanno lo scopo di disidratare parzialmente i pazienti per mostrare velocemente un falso successo.
Tutto questo nasce dal concetto errato di molti terapeuti che considerano la CELLULITE un fenomeno tossinico con ritenzione idrica.
La cellulite o "PANNICOLOPATIA ADIPOSA FIBROSCLEROTICA" è normalissimo grasso corporeo posizionato sotto l'epidermide in piccolissime sacche separate da tessuto connettivo fibroso.
La disidratazione come tentativo di cura per la cellulite, altera la salute e diminuisce il rendimento psicofisico.
La perdita del tessuto muscolare è ancora peggio. I ricercatori nel campo della nutrizione sanno da decenni che, in diete a basso regime calorico, in pratiche tutte le diete che vanno dalle 800 alle 1200 calorie al giorno, oltre il 45% del peso perso deriva dalla " cannibalizzazione" del corpo verso il proprio tessuto muscolare.
La diminuzione del contenuto in muscoli corrisponde ad un più basso metabolismo basale con minor possibilità di bruciare i grassi.
Qualsiasi programma dietetico che riduca la massa magra è destinato a fallire con il recupero più meno rapido di tessuto adiposo al posto dei muscoli.
Non ultimo il concetto della dieta ipocalorica con privazione o riduzione degli alimenti, porta inevitabilmente a recuperare con gli interessi il peso perduto con un meccanismo fisiologico molto semplice.
LA DIETA FA VENIR FAME
LA FAME FA MANGIAR MOLTO
MANGIAR MOLTO FA INGRASSARE

1 Commenti:

Alle 8 maggio 2011 alle ore 23:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Chiaro, comprensibile e logico.
Ho apprezzato molto.

Aggiungo la mia esperienza:
Sono una mangiona magra, ma selettiva. In calorie supero tante persone considerate obesi. (Non soffro di disturbi della tiroide). Per me è la quantità che fa la differenza. Faccio una colazione a base di frutta, cafè, miele a volte Joghurt intero. Mangio noci, mandorle, avocado o altri alimenti vegetali nutrienti se mi viene fame a metà mattinata, così integro minerali.
Tengo pulito l'intestino non mangiando carne.
Mangio ogni cosa che mi piace a pranzo e a cena. Spazio dalla frittura mista alla mozzarella di buffala.
Se ho voglia di cioccolata, la faccio diventare un pranzo o una cena.
Mangio quando sento la fame.
Se un pranzo è particolarmente abbondante (feste varie), il pasto seguente riduco a qualcosa di piccolo, ma molto soddisfacente.

A mio avviso e anche una questione della dimensione dello stomaco. Mangiate cose che vi piacciono, non allargando lo stomaco.
Vivete una vita gratificante per non dover compensare affetto o felicità con il cibo.

Christine

 

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